domenica 24 giugno 2012

Istruzioni per l'uso

Se intendete venire in Laos, prima o poi nella vita, mettete da conto un repertorio di due-tre canzoni italiane, con parole e tutto, perchè se andate in campagna (non certo a Vientiane) e partecipate a qualche cena o festicciola in casa di gente del posto è praticamente certo che dopo aver cenato si canterà e suonerà. Non vorranno solo offrirvi il loro repertorio popolare, ma avranno il piacere e la curiosità di conoscere anche qualche nostro brano musicale e non è bello tradire la fiducia dei nostri ospiti.
Come già vi raccontavo, avevo dovuto intonare Via del Campo di De Andrè, nella disperata e immediata risoluzione dell'enigma "Cosa gli canto?!?!". Ieri sera, ultima sera in campagna, siamo stati invitati dal capo villaggio e dalla sua famiglia allargata (nipoti, cugini, etc.). Tutto tranquillo finchè si è compiuta la consueta cerimonia per gli ospiti, con offerta di frutta e braccialetti, e si è mangiato sulle stuoie. Ogni tanto entrava un signore, salutava e si sedeva pure lui per terra. Ma sempre tutti piuttosto compassati. Ad un certo punto sono arrivate le birre (la famosa Lao Beer) e il lao-lao, una specie di whisky di riso che non manca mai nelle cene laotiane.

con gli amici del gruppo, quando ancora si era dignitosi

A quel punto il ghiaccio era rotto. Tutti - indigeni e stranieri presenti (otto) - hanno iniziato a suonare e ballare, bambini in mezzo, cani buttati per terra sulle stuoie, lao lao che passava di mano in mano, alè!!!
Il capo villaggio mi ha preso di mira e mi incitava a bere lao lao, per non offenderlo facevo finta di berne un sorso ma il furbastro se ne accorgeva e me ne versava altro. Il nostro amico Zac ormai mischiava beer Lao e lao lao, ne finiva uno e continuava con l'altra. Lo vedevo ondeggiare col boccale in mano, come da migliore tradizione da Oktober Fest. Insomma, seratona. Alla fine siamo rimasti in quattro forestieri e un manipolo di uomini della casa, oltre a delle ragazzine che continuavano a vedere la tv nel casino generale. Il capo villaggio era stracotto e ormai rideva e cantava per suo conto, tirandosi su la maglia a mo' di calciatore festante.
Siamo andati via sghignazzando, sia di qua che di là, e il sonno, nonostante i topoloni che correvano sul tetto, è arrivato immediatamente. Beer Lao e lao lao fanno miracoli.

Non ho voluto scattare foto durante la serata, come hanno fatto gli altri stranieri invitati perché trovo assurdo andare a casa di gente che ti invita e trattarli come animali chiusi in uno zoo. Immaginatevi al loro posto. Che senso ha?!
Ho chiesto solo se era possibile avere un ricordo alla fine e così ho avuto la possibilità di fare due foto come se si fosse tra amici, non come se fossero oggetti strani da mostrare una volta a casa...

la padrona di casa, le figlie, il nonno, un amico

con gli uomini della casa, tutti ebbri di lao lao e beer lao

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